LETTERA APERTA ALLA COMUNITA' SCOLASTICA - A.S. 2022/23

Carissima comunità,

l’anno scolastico è ormai alle porte, sotto il segno e l’auspicio di una rinascita individuale e collettiva, che possa costituire solo l’inizio di un lungo percorso da affrontare con la mia persona, nell’immediato presente, ma con prospettive a lungo termine per tutti quanti voi.

Ho scelto la Nostra Scuola, ho scelto di dare un modesto contributo a questa comunità educante, con la viva speranza che anche un piccolo mattoncino, giorno dopo giorno possa costruire solide fondamenta su cui impiantare un futuro degno del nome “Bianco-Pascoli”.

I ragazzi, le famiglie, noi tutti abbiamo bisogno di credere ancora nel valore dell’istruzione, della formazione di nuove generazioni che vivono un’epoca storica piena zeppa di mille contraddizioni, di mille problematiche di carattere sociale, politico, economico e pertanto culturale.

Non deve essere semplice per voi giovani guardare il mondo contemporaneo, avere una visione limpida e non fuorviante di quello che ci circonda, ma ogni uomo è frutto del suo tempo e come tale matura convinzioni e stati emotivi che lo rendono necessariamente diverso da ieri e quasi mai paragonabile al già vissuto.

I latini utilizzavano un’espressione per indicare questa nostalgia del passato: laus temporis acti…

Ma la Scuola del presente non può, come sistema educativo, guardare al passato; a livello internazionale e nazionale sono state coniate nuove espressioni per indicare il cambiamento che stiamo vivendo, ossia transizione ecologica, transizione digitale, ecc.,

Occorre essere pronti ai cambiamenti, occorre maturare la convinzione che essi sono necessari per l’idea di un futuro più giusto, forse anche più sano rispetto agli attuali contesti in cui ci troviamo a vivere.

E’ bello essere “donne e uomini di scuola”, così come ho detto in apertura durante la prima riunione del Collegio Docenti di questo anno scolastico, è parte di noi l’etica professionale che ci guida nelle azioni educative, che ci fa crescere quotidianamente con voi ragazzi, sempre al centro dei nostri pensieri e discorsi dentro e fuori le aule, i corridoi, i nostri luoghi di incontro.

La Scuola vorrebbe crearvi quasi “perfetti”: forse non ci riuscirà, perché l’essere umano è per sua natura fragile e imperfetto, ma vi avrà certamente insegnato a stare al mondo in modo più sereno, a guardare la vita dosando i sentimenti, a non lasciarvi travolgere da un “esterno” rispetto a voi che non vi calza e appartenente non vi piace.

Abbiate il coraggio e la forza di osare come comunità scolastica, perché la società esige da noi competenze lavorative, soft skills, flessibilità, adattabilità e appunto transizioni di ogni specie, per non risultare poi anacronistici o scollati rispetto a quanto ci circonda.

Lasciamo al buon Don Abbondio, di manzoniana memoria, la frase memorabile nel cap. XXV del romanzo famosissimo: Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare! 

Ecco invece noi siamo quasi “obbligati” ad avere coraggio, per riprendere quota, per ridare prestigio al nostro glorioso Istituto, che ha formato intere generazioni di fasanesi, me compresa, e ha costituito un modello culturale, sociale ed educativo di lunga fama.

Chiedo a tutti quanti voi sinergie di intenti, prospettive di crescita, attraverso un rapporto stretto e soprattutto di fiducia fra docenti e famiglie, per tagliare insieme nuovi traguardi e dare validi esempi ai nostri studenti, a dimostrazione che ancora la Scuola può trasformare il mondo, le persone, un territorio e tanto altro.

Vi lascio con una frase augurale a me tanto cara:

Macte nova virtute, puer, sic itur ad astra.

Coraggio, fanciullo, è così che si arriva alle stelle.

(Publio Virgilio Marone)

Buon anno scolastico a noi!

 

Fasano, 8 settembre 2022

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Vita Ventrella